Aleph 2
Aleph 2 è costituito da due mappe rotonde che alludono ad uno spazio sferico, una per strumento. Si tratta della seconda composizione pensata tra il 1972 e il 1973, ancora fortemente influenzata dall'omonimo racconto di Borges (v. Aleph 1972).
Anche questo secondo Aleph riprende il tema della contemporaneità spazio-temporale di tutte le cose, e una esecuzione fisica ne rappresenta una parziale lettura, rispetto alle infinite valenze che queste mappe contengono.
Il pubblico ascolta l'esecuzione osservando i due grafici realizzati nel 1973.